La democrazia riguarda la casa in cui vivi e il cibo che mangi; riguarda il bisogno o meno di ricevere l’autorizzazione di qualcuno prima di poter andare a visitare i parenti in un altro villaggio; riguarda la possibilità di mietere il tuo raccolto e di venderlo alla persona che preferisci.
La lotta riguarda la vita di tutti i giorni.
Non serve a niente dire a un contadino che la democrazia consente leggi di investimento migliori; per lui non ha alcun senso.
Ma la democrazia gli assicura il diritto di seminare ciò che vuole, di mietere quando ritiene che il raccolto sia pronto e di vendere a chi, secondo lui, gli pagherà il prezzo migliore.
Questa è la democrazia.
Per un imprenditore, la democrazia è un sistema in cui ci sono solide leggi commerciali mantenute in vigore dagli apparati statali, che gli consentano di sapere quali sono i suoi diritti e che cosa può fare o non fare.
Sa come tutelarsi nel caso in cui qualcuno infrangesse tali leggi.
Per uno studente, la democrazia è il diritto di studiare in scuole di buon livello e in pace e di non essere trascinato in prigione solo perché è stato colto a ridere con altri compagni di qualche buffa caratteristica del tal ministro.
La democrazia è il diritto di discutere le proprie opinioni politiche con gli amici e il diritto di sedere nel bar del campus e parlare di tutto ciò che vuole, senza doversi chiedere se i servizi segreti sono in ascolto.
Aung San Suu Kyi, La mia Birmania, p. 175